“Il problema più grande di questo nostro Paese, straordinario sotto molti punti di vista, è la burocrazia. La burocrazia sta facendo danni immensi, nonostante la buona volontà delle Istituzioni e di molti operatori. Le procedure devono essere snellite all’osso, se si vuole uscire dall’emergenza che adesso si è complicata a causa delle proibitive condizioni meteorologiche da me previste e messe sul tavolo già due mesi fa. Il tema più urgente oggi, e lo dico da mesi, è quello degli allevatori, del bestiame e delle stalle.
La Regione ha fatto una gara che è stata vinta da una ditta che però non ce la fa, è in ritardo di ben 27 stalle. Nel frattempo è stata emessa un’ordinanza del Commissario Errani, alla fine di novembre, che esorto la Regione ad attivare al più presto, perché permetterebbe agli allevatori di fare da soli queste strutture provvisorie con spese a carico dello Stato, anche se vorrei che fosse chiarito al più presto che nessuno dovrà anticipare con propri fondi le spese. Nel comunicato radio di ieri sera ho suggerito anche alla Regione, dato che chi ha vinto la gara non ce la fa, di dare l’incarico anche ai secondi in graduatoria, ai terzi, insomma faccia come crede ma faccia presto. E questo discorso valga per tutti i settori: si snellisca l’iter burocratico per ogni cosa, si faccia presto, perché un ritardo in tempi normali può essere tollerato dalla popolazione. Un ritardo in tempo di emergenza sta causando la sofferenza degli uomini e degli animali. Questo popolo ha dimostrato, in questi quattro mesi, grande dignità e coraggio. Ha dimostrato di saper reagire ad avversità pesantissime. Ha vissuto un’emergenza epocale e non ne è ancora uscito. Lo dico per la terza volta: si faccia presto, si faccia prestissimo, si tenti di recuperare questo ritardo che sta costando tanto alle popolazioni colpite, non si può morire pure di burocrazia”. È quanto afferma in una nota il Sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, che continua: “Aggiungo a quanto ho esposto ieri sera che, essendo la situazione per gli allevatori di estrema urgenza, ora essa necessita di soluzioni immediate di competenza della Protezione Civile: si mettano a disposizione degli allevatori i mezzi e le strutture dell’Esercito per ricoverare gli animali che rischiano pesantemente, viste le bassissime temperature di questi giorni. È la soluzione tampone più rapida, grazie alla quale si potrebbe fronteggiare l’emergenza in attesa di avere i ricoveri provvisori. Ma non si attenda oltre, ne va della vita morale di una popolazione intera”, conclude il Primo Cittadino