Cola Filotesio

cola

Cola Filotesio nacque ad Amatrice intorno al 1480. Pittore, scultore, architetto, apprese l’arte pittorica dal maestro Dionisio Cappelli. La prima opera documentata risale il 9 settembre 1509 quando realizzò il polittico, per la chiesa di San Bartolomeo alle Piagge, a pochi chilometri da Ascoli Piceno. Osservando le sue opere di pittore (tavole, tele, affreschi) possiamo farci un’idea abbastanza precisa di quest’artista: la lettura dei dipinti giovanili porta all’identificazione della sua formazione, in cui si sovrapposero gli elementi della cultura crivellesca ed umbro-romana, a quella più specifica della cultura abruzzese. Tra le sue opere più importanti, del periodo giovanile ricordiamo “La Pala di Campli” (1510) e “La Pala di Folignano” (1512).

Solo due anni più tardi nel dipinto “La Pala di San Vittore” (1514) grande è il mutamento dello stile del pittore, avvenuto grazie all’incontro a Roma con Raffaello. Tra il 1519 e il 1533 Cola raggiungerà la piena maturità, realizzando molte opere, conservate in Italia e all’estero, tra cui “La Sacra Famiglia” conservata ad Amatrice; “Istituzione della SS. Eucaristia”, conservato nella Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno; Polittico “Andata al Calvario” (1533), conservato ad Ascoli Piceno nell’ex refettorio del Convento della S.Annunziata.

Importantissima è anche l’attività di architetto di Cola. Vanno ricordate la facciata del Duomo di Ascoli e la facciata della chiesa di San Bernardino a L’Aquila. Cola condusse anche studi sull’ingegneria idraulica e urbanistica.

Si hanno notizie del pittore fino al 1547.

Bibliografia: Non più in vendita, ma reperibile nelle biblioteche, la Monografia “Cola dell’Amatrice” di Roberto Cannatà e Adriano Ghisetti Giavarina, Cantini, 1991

san bernardino - l'aquila
L’Aquila – la facciata della basilica di S. Bernardino, opera di Cola Filotesio

Cola Filotesio was born in Amatrice around 1480. He was a painter, sculptor and architect, and learned the art of painting from the master Dionisio Cappelli. His first documented work dates to September 9, 1509, when he painted the polyptych for the church of San Bartolomeo alle Piagge, just a few miles from Ascoli Piceno. Observing the painter’s works (paintings, canvases and frescoes) we can get a pretty good idea of this artist: the interpretation of the paintings from his youth allows us to identify the type of education he received, in which elements of the Crivelli and Umbro-Roman cultures overlapped with the more specific aspects of Abruzzi culture. Among the most important works from his youth are the two altar-pieces La Pala di Campli (1510) and La Pala di Folignano (1512). Just two years later, in the painting La Pala di San Vittore (1514) there is a major change in the painter’s style, which took place due to his meeting with Raphael in Rome. Between 1519 and 1533, Cola reached the height of his maturity, producing many works which today are conserved in Italy and abroad, including La Sacra Famiglia (The Holy Family) in Amatrice; Istituzione della SS. Eucaristia (Institution of the Holy Communion) in the Pinacoteca Civica of Ascoli Piceno; and the polyptych Andata al Calvario (Walking to Calvary) from 1533, in Ascoli Piceno in the former refectory of the S. Annunziata convent.

Cola’s activity as an architect is also very important. We should remember the facade of the Cathedral in Ascoli and the facade of the church of San Bernardino in L’Aquila. Cola also carried out studies on hydraulic engineering and city planning.

There are no more mentions of the painter after 1547.

Bibliography: No longer available for sale, but found in libraries, the monograph Cola dell’Amatrice by Roberto Cannatà and Adriano Ghisetti Giavarina, Cantini, 1991